Gloucester-La Rochelle è la sfida al vertice della pool 1 con cui questa sera torna in scena la Challenge Cup. Chi vince al Kingsholm mette una seria ipoteca sul passaggio del turno. Stesso discorso per Cardiff-Bath nel gruppo 4. In attesa delle gare di ritorno della prossima settimana.

Dicembre si rivela come sempre un mese chiave per la fase a gironi delle coppe europee con le sue sfide in back-to-back che possono chiudere i giochi qualificazione oppure rimescolare le carte a favore di chi alla vigilia sembra con le spalle al muro ma dimostra invece di sapersi giocare bene le proprie carte.

C’è addirittura chi, come gli Ospreys nel gruppo 2, prima di Natale potrebbe già avere in tasca il biglietto per i quarti di finale. I gallesi sono infatti saldamente al comando del girone con 10 punti e nelle prossime due settimane sfideranno il Grenoble, ancora a quota 0, mentre le inseguitrici Lione e Newcastle si troveranno di fronte rischiando fortemente di ostacolarsi a vicenda nella rincorsa ad uno dei posti riservati alle migliori seconde. Il primo posto del girone, infatti, difficilmente sembra poter scappare alla squadra di Swansea. Anche questa sera a Grenoble (arbitra Marius Mitrea) coach Tandy si affiderà a Keelan Giles, l’ala diciottenne fatta esordire proprio nel primo turno di Challenge Cup e capace di spiccare un rapido volo sino al debutto con la maglia del Galles nei test match di novembre. D’altra parte i numeri sono tutti dalla sua parte: con 5 mete segnate, 259 metri guadagnati e 6 clean break Giles guida le rispettive classifiche di rendimento. Come se non bastasse, la linea dei trequarti degli Ospreys ora potrà contare anche su Kieron Fonotia.

Sempre questa sera si troveranno di fronte altre due squadre a punteggio pieno dopo le prime due giornate. Gloucester e La Rochelle finora hanno infatti dominato senza particolari problemi il gruppo 1 che comprende anche Bayonne e Treviso. In queste due settimane, dunque, chi uscirà meglio dal doppio confronto – decisivi anche i punti di bonus o la differenza punti – metterà quasi al sicuro il primo posto nel gruppo. Sarà il settimo scontro diretto in Challenge Cup tra le due squadre, con Gloucester in vantaggio 5-1. Proprio quell’unica sconfitta nel 2010 rappresenta anche l’ultimo k.o. casalingo dei Cherry & White nella fase a gironi, che al momento cavalcano dunque una serie di 11 vittorie consecutive.

L’ultima squadra ad aver incamerato 10 punti in classifica è Edinburgh, anche grazie alla pirotecnica vittoria casalinga contro gli Harlequins. Gli scozzesi sabato sera tornano in scena proprio a Murrayfield (teatro della finale il prossimo maggio) per ospitare lo Stade Francais. I parigini hanno un record di una vittoria e ben 6 sconfitte nelle ultime trasferte europee e nelle ultime due hanno sempre concesso più di 40 punti. Non un gran viatico in vista del confronto con quello che, numeri alla mano, è il miglior attacco di squadra del torneo con 33 clean break, 54 difensori battuti, 95 punti segnate e 15 mete realizzate (12 delle quali solo nel primo tempo). Nonostante il vantaggio, comunque, Edinburgh non può certo stare tranquillo nella pool 5, dato che alle spalle premono gli Harlequins (7 punti), che ritrovano Jack Clifford (grande protagonista nella passata stagione) e sono impegnati in casa dei Timisoara Saracens.

Altro scontro diretto che può indirizzare le sorti del girone è quello tra Cardiff Blues e Bath nel gruppo 4. I gallesi partono con un punto di vantaggio in classifica (9 contro 8) e potranno contare sul fattore campo per il primo confronto. Bath arriverà alla sfida sulle ali della vittoria 19-11 contro i Saracens nell’ultimo turno di Premiership e – data la vicinanza con Cardiff – avrà un nutrito gruppo di tifosi sugli spalti di Arms Park. In campo, però, non ci sarà Rhys Priestland. Un infortunio al ginocchio terrà infatti fuori l’apertura gallese del Bath, fondamentale nelle prime due vittorie in coppa della formazione di coach Blackadder con il suo gioco al piede e, soprattutto, con i suoi 37 punti. Così come non ci saranno altri due giocatori fondamentali per il gioco di Bath, ovvero Leroy Houston e Matt Banahan, addirittura tolti dalla lista europea per fare posto a Ben Tapuai e Darren Allinson. Nell’altra gara del gruppo Bristol e Pau avranno domenica la possibilità di mettere fine alle rispettive crisi di risultati. Gli inglesi non hanno ancora vinto in stagione tra campionato e coppa, mentre i francesi sono arrivati ad 8 sconfitte consecutive in Challenge Cup nonostante con più di 20’ di possesso a partita siano secondi soli agli Harlequins in questa stagione.

Il gruppo più incerto e sorprendente alla vigilia del terzo turno è sicuramente il 3. Merito soprattutto dell’Enisei-STM e delle due vittorie casalinghe che hanno proiettato i russi al primo posto in classifica con 9 punti. L’Enisei giocherà sabato la terza gara consecutiva in Russia. Allo Yug Stadium di Sochi arriva il Brive, terzo a quota 4. Nella città olimpica i francesi – che festeggiano la centesima partita in Challenge Cup – sono già caduti un anno fa e rischiano ancora contro i siberiani guidati da Yury Kushnarev e dal suo 10/10 dalla piazzola. I primi inseguitori dell’Enisei sono i Dragons con i loro 5 punti. I gallesi, semifinalisti nella scorsa stagione, non possono permettersi passi falsi al Sixways di Worcester contro un avversario in crisi che ha una striscia aperta di 7 sconfitte consecutive nel torneo.