La prima giornata del torneo celtico ha messo in mostra nuovi talenti subito protagonisti all’esordio come la giovane apertura di Leinster Joey Carbery o il trequarti di Ulster Rob Lyttle, entrambi autori di due mete a testa decisive per superare rispettivamente Treviso e Newport.

E’ stato un avvio scoppiettante quello del Pro12, con ben 260 punti segnati. Sconfitte entrambe le italiane, anche se con stati d’animo diversi a fine partite: delle bruttissime Zebre sono affondate a Swansea sotto 8 mete degli Ospreys (59-5 il finale), mentre il Benetton ha sperato fino all’ultimo di strappare almeno un punto di bonus difensivo a Dublino contro il Leinster. Decisive per la vittoria irlandese sono state le due mete messe a segno nel primo tempo da Joey Carbery, ventenne mediano di apertura all’esordio assoluto da titolare con la maglia blu. Carbery non ha certo sentito la pressione di vestire la maglia numero 10 di Johnny Sexton e ha realizzato due segnature di pregevole fattura, prima liberandosi nello stretto di un paio di difensori e poi andando ad esplorare gli spazi lasciati dalla difesa italiana per involarsi in meta. Treviso ha provato a ricucire lo strappo con la meta di Fuser a fine primo tempo, ma la scarsa vena di Allan dalla piazzola ha lasciato per strada punti importanti con la meta di Tracy nei minuti finali che ha tolto a Zanni e soci la possibilità di muovere subito la classifica nella prima gara di Kieran Crowley in panchina.

La prima partita di Rob Lyttle con Ulster era invece cominciata dalla panchina, ma l’infortunio a Craig Gilroy dopo pochi minuti ha spalancato le porte al diciannovenne trequarti che con la sua prima meta in carriera ha spianato la strada alla rimonta vincente della squadra di Belfast contro i Dragons. Trascinata dal solito Ruan Pienaar, Ulster ha ribaltato l’iniziale 8-0 di Newport segnando 5 mete: oltre alla doppietta di Lyttle sono infatti arrivate anche le segnature dello stesso Pienaar, di Stockdale (un’altra prima volta per festeggiare così alla grande i vent’anni appena compiuti) e Herring.

Se si parla di messaggi lanciati alle rivali, quello di Glasgow deve essere arrivato forte e chiaro alle rivali celtiche e di Champions Cup. I Warriors hanno infatti demolito 41-5 in trasferta i campioni uscenti del Connacht con doppietta di Tommy Seymour e mete di Stuart Hogg, Tim Swinson, Sila Puafisi e Sean Lamont. A proposito di Champions Cup e del girone di Glasgow, buona la prima anche per Rassie Erasmus alla guida di un Munster sempre in ricostruzione ma comunque in grado di andare a vincere 23-13 in casa degli Scarlets. Decisivi i 13 punti al piede di Tyler Bleyendaal, di fatto mai disponibile nella scorsa stagione.

Dopo l’ottavo posto della passata stagione, gli Ospreys hanno voglia di tornare a volare alto e lo hanno subito dimostrato dominando le Zebre con 8 mete, tre delle quali firmate dal tallonatore Sam Parry che ne aveva segnata solo una (sempre ai bianconeri nel novembre scorso) nelle 71 precedenti apparizioni con la maglia degli Ospreys. Per la squadra di coach Tandy è arrivata la conferma di Sam Davies (9 su 9 al piede), ormai più di un semplice vice-Biggar, il debutto di Bradley Davies e le conferme da parte di molti (Walker, Hassler, Beck) di aver superato i problemi fisici che ne hanno minato la passata stagione. I gallesi sembrano pronti a fare la voce grossa anche in Challenge Cup, pur in un girone non semplice con Grenoble, Lione e Newcastle.

Così come non sarà semplice il girone di Cardiff con Bristol, Bath e Pau, ma anche i Blues hanno iniziato la stagione con il piede giusto con la vittoria con bonus 34-16 contro Edinburgh. A trascinare i gallesi è arrivata una grande prova di Nick Williams, arrivato in estate da Ulster, così come un altro nuovo acquisto, Steve Shingler, è andato in meta e aggiunto altri 10 punti al piede.