A Treviso si respira aria nuova con il rinnovato staff tecnico guidato da Kieran Crowley e i risultati sono arrivati già nelle amichevoli estive. I bianconeri vogliono confermare i risultati ottenuti nella parte centrale della scorsa stagione, ma devono fare i conti con i guai societari.

Parte venerdì sera la settima edizione del torneo celtico con le franchigie italiane. Un campionato che scatta con il Connacht campione in carica a fare ovviamente la lepre e le altre a cercare di riscattare una stagione – quella passata – che anche in Europa ha regalato ben poche soddisfazioni, complice anche il predominio economico delle formazioni di Premiership e Top14.

Le italiane iniziano entrambe in trasferta, con Treviso che fa visita al Leinster e le Zebre a Swansea contro gli Ospreys. Dopo l’ultimo posto delle scorso anno, il Benetton ha cambiato pagina. A fare da trait-d-union con il passato sono rimasti Marius Goosen e il ds Antonio Pavanello, ma la scelta di Kieran Crowley alla guida di uno staff tecnico che vede debuttare nel ruolo di allenatori due pilastri della storia recente del rugby italiano come Marco Bortolami e Fabio Ongaro rappresenta un taglio con il passato. Il coach neozelandese torna a confrontarsi con il rugby di club dopo la lunga parentesi alla guida del Canada e già dalle tre amichevoli estive ha iniziato a lasciare la propria impronta sia sul piano del gioco che su quello psicologico. Abituato a vincere in Italia, il Benetton delle prime stagioni celtiche non ha faticato a togliersi soddisfazioni anche in Pro12. Al contrario al momento del ricambio generazionale e della prima svota tecnica sono iniziati i problemi, fino all’ultimo posto della scorsa stagione. L’opportunità di giocare in Challenge Cup (nel girone 1 con La Rochelle, Gloucester e Bayonne) sarà da sfruttare per instillare questa nuova mentalità anche nei nuovi giocatori dopo un’estate in cui la rosa è stata in gran parte rivoluzionata e in cui spicca soprattutto l’arrivo di Tommaso Allan.

Saranno invece due le trasferte consecutive in Galles che attendono le Zebre in questo avvio di stagione. Sul campo l’obiettivo di coach Gianluca Guidi è quello di ripartire dal filotto di risultati che la sua squadra riuscì a mettere assieme nella scorsa stagione tra metà ottobre e gennaio (cioè nei pochi mesi in cui ha potuto contare sulla rosa al completo) con 5 vittorie in 6 partite che portarono i bianconeri a giocarsi all’ultima giornata la qualificazione alla seconda fase di Challenge Cup e a ipotecare il posto italiano nella Champions Cup di quest’anno poi messo in serio pericolo dal crollo iniziato durante il periodo del Sei Nazioni. Anche per questo Andrea De Rossi ha cercato di mettere a disposizione dello staff tecnico uno rosa più equilibrata e più coperta nei vari settori, puntando su un blocco di nuovi stranieri sudafricani guidati da Minnie, su nazionali di ritorno come Venditti e su giocatori d’esperienza come Carlo Festuccia, semifinalista di Champions Cup con gli Wasps a maggio. Anche se molto dipenderà dalla maturazione dei vari Canna, Padovani, Palazzani, Lovotti, Bisegni, Boni. I problemi, eccezion fatta per un’infermeria già affollata, risiedono però fuori dal campo, con una situazione societaria sempre in evoluzione (spesso in negativo, però) e conti che faticano a tornare.

La prima giornata di Pro12 propone subito uno scontro diretto tra due candidate alla vittoria finale. Il Connacht di Pat Lam, infatti, inizia la difesa del titolo allo Sportsground di Galway contro i Glasgow Warriors di Simone Favaro e Leonardo Sarto. Per gli irlandesi sarà la stagione in cui dovranno confermare i progressi degli ultimi anni, ma non avranno più dalla loro parte quel fattore sorpresa che li ha accompagnati per tutto lo scorso storico campionato. Dovranno farlo senza tre uomini importanti come Robbie Henshaw (andato a Leinster), Rodney Ah You (approdato ad Ulster) e l’apertura Usa McGinty (sbarcato in Premiership). Gli scozzesi hanno perso Leone Nakarawa, ma restano comunque una delle candidate al successo finale assieme al Leinster di Jonny Sexton, vincitore nel 2014 e finalista a maggio, e ad Ulster, la grande incompiuta di questi anni. A Belfast si sono sempre fermati ad un passo dalla vittoria decisiva e ora ci riprovano anche grazie a Charles Piutau, numeri alla mano di gran lunga il miglior giocatore offensivo della scorsa Champions Cup. Restando alle irlandesi, sembra partire un passo indietro il Munster, ancora in fase di ricostruzione. Ma andare a giocare a Thomond Park non è mai facile per nessuno.

Anche le quattro franchigie gallesi sono chiamate a riscattare un stagione che per la prima volta le ha viste fuori dai play-off. Gli Ospreys hanno ancora qualche problema di infermeria e hanno puntato a rinforzare lo staff tecnico con Brad Davis nuovo coach della difesa. Gli Scarlets sembrano avere qualcosa in più con il ritorno di Jonathan Davies da Clermont e la firma di Rhys Patchell da Cardiff. Proprio i Blues puntano alla prima metà della classifica con le aggiunte di Nick Williams, Willis Halaholo e Matthew Morgan. Tempi difficili, invece, per i Dragons che hanno anche perso il loro giocatore più rappresentativo, Tobi Faletau.